Ho tentato di sputare questa paranoia L’ho ingoiata nel disagio ma la sento ancora Rigirarmi le budella e raschiarmi la gola Ed il sesso è una pessima scorciatoia Tiro calci nel muro La rabbia prende il joystick Giro con il sangue agli occhi e con gli stinchi rotti Finché questo buio non diventerà ricordi Come i trenta chili in più quando stavo in Via Grossich
Io non ti voglio vicina Io sono un altro Dopo la medicina, lo proverò Tu non ci mettere cura I regali vanno dentro la spazzatura Ti ferirò
E fanculo quello che sto vivendo (Fanculo. fanculo, fanculo) Tu non sei me, non lo capirai mai E Dio e Lucifero permettendo (Fanculo, fanculo, fanculo) Tu forse un giorno scomparirai
Ho armadi stracolmi di pacche sulle spalle E sacche riempite con troppi “mi dispiace” Più versi bitume dentro le falle Più perdo abitudine a stare in pace
Io non ti voglio vicina Io sono un altro Dopo la medicina, lo proverò Qui non c’è metro o misura C’è solo un altro mandato di cattura a cui sfuggirò
E fanculo quello che sto vivendo (Fanculo. fanculo, fanculo) Tu non sei me, non lo capirai mai E Dio e Lucifero permettendo (Fanculo. fanculo, fanculo) Tu forse un giorno scomparirai
Vorrei assicurarti che ci penserò Ma la priorità è stare in silenzio Non voglio sentire nessuno parlare Vorrei assicurarti che ci penserò Ma la priorità è stare in silenzio Non voglio sentire nessuno parlare
E fanculo quello che sto vivendo (Fanculo. fanculo, fanculo) Tu non sei me, non lo capirai mai E Dio e Lucifero permettendo (Fanculo. fanculo, fanculo) Tu forse un giorno scomparirai