Ti facevo i cuori sul vetro Mi tiravi scemo sul serio Oggi invece il lunedì è nero Piove la paroxetina dal cielo E io me la bevo Nel flûte di champagne Quando perderò la testa ti dirò la verità Pensatene in forma come fosse uno sport Pensavo fosse amore, invece, boh, che ne so
Non ti capisco, come l’arabo, come i foglietti dei medicinali Finisce che torno tardissimo, non ti rispondo e mi brucio due pali Mi sa che sei tu quella che le vuole tutte vinte Tu, chiedo scusa, non esiste Tu, tu, tu che ti vedi con le amiche opinioniste, vi divertite
Mentre io sono triste Mentre io sono triste Ho svuotato il blister Per riuscire a dormire sereno stanotte perché Sono sempre più triste Sono sempre più
Sono sempre più triste perché Guardo spesso il cell, ma tu dove sei? Forse a divertirti però senza di me Sì, con le tue amiche, forse un nuovo boyfriend OK, non mi rimpiazzi, lo giuro Baby, ci parli col culo, yeah Se questi fianchi fossero armi Saresti al gabbio sicuro
Ultimamente sono uscito poco, uscito loco Perché poi torno tardi, anche sconvolto non ti scordo Non voglio mica il podio, il primo posto, ma te solo Dalla città del Duomo, baby, levati quel broncio
Non ti capisco, come l’arabo, come i foglietti dei medicinali Finisce che torno tardissimo e non ti rispondo e mi brucio due pali Mi sa che sei tu quella che le vuole tutte vinte Tu, chiedo scusa, non esiste Tu, tu, tu che ti vedi con le amiche opinioniste, vi divertite
Mentre io sono triste Mentre io sono triste Ho svuotato il blister Per riuscire a dormire sereno stanotte perché Sono sempre più triste Sono sempre più
Prendo i biglietti del treno ma poi litighiamo per tutto il weekend Non sei la stessa di sempre, non sei più te Mi fai: “Sogni d’oro” ma D’oro ho solo la collana Vieni, togli quei collant Che magari poi mi passa
Che mi passa Che magari poi mi passa Che mi passa
Mentre io sono triste Mentre io sono triste Ho svuotato il blister Per riuscire a dormire sereno stanotte perché Sono sempre più triste (Gimmi, Gimmi, Gimmi, Gimmi) Sono sempre più